
Inviato a "La Gazzetta del Mezzogiorno" il seguente comunicato stampa, pubblicato oggi 31 dicembre 2007:
In seguito alla notizia apparsa sulla prima pagina de "La Gazzetta del Mezzogiorno" di domenica 30 dicembre 2007, la Caritas cittadina di Corato avverte la necessità e l’urgenza di chiarire che in città non c’è alcun clima di tensione tra immigrati ispirato da motivi ideologici di matrice terroristica risalenti ad Al Qaida.
Si avverte la necessità di chiarire tutto ciò, al fine di evitare il diffondersi nella cittadinanza di paure infondate e di pregiudizi contro gli immigrati, che spesso i media concorrono a diffondere e a far crescere con un’informazione non sempre corretta.
La rissa avvenuta la sera scorsa è da ricondurre esclusivamente alle conseguenze nefaste dei fumi dell’alcool.
I presunti riferimenti ad Al Qaida vanno interpretati soltanto come forma di insulto e, quindi, tutt’altro che come adesione ideologica alle idee di Bin Laden.
La Caritas evidenzia che i suoi rapporti con la comunità marocchina di Corato sono ottimi e di grande apertura anche sul piano del dialogo religioso e culturale.
Tra la Caritas e la Moschea di Corato vige un rapporto di grande amicizia e rispetto, contrassegnato dalla convinzione reciproca che il terrorismo e la guerra sono un crimine contro l’umanità che vanno contrastati con gli strumenti del dialogo e della collaborazione, nella costruzione di un mondo più equo e più umano.
Sembra, quindi, giusto e opportuno parlare di Corato come di un importante laboratorio di pace in cui cittadini italiani e immigrati stanno lavorando, da anni, alla crescita di una società meno provinciale, ma più aperta, libera e democratica.
All’intera cittadinanza, fatta di persone italiane e immigrate, la Caritas di Corato augura un buon anno 2008, fatto di lavoro e d’impegno per la costruzione di una città fraterna, multicolore, interculturale….cioè di una città felice.
Corato, 30 Dicembre 2007
Caritas Cittadina Corato
Si avverte la necessità di chiarire tutto ciò, al fine di evitare il diffondersi nella cittadinanza di paure infondate e di pregiudizi contro gli immigrati, che spesso i media concorrono a diffondere e a far crescere con un’informazione non sempre corretta.
La rissa avvenuta la sera scorsa è da ricondurre esclusivamente alle conseguenze nefaste dei fumi dell’alcool.
I presunti riferimenti ad Al Qaida vanno interpretati soltanto come forma di insulto e, quindi, tutt’altro che come adesione ideologica alle idee di Bin Laden.
La Caritas evidenzia che i suoi rapporti con la comunità marocchina di Corato sono ottimi e di grande apertura anche sul piano del dialogo religioso e culturale.
Tra la Caritas e la Moschea di Corato vige un rapporto di grande amicizia e rispetto, contrassegnato dalla convinzione reciproca che il terrorismo e la guerra sono un crimine contro l’umanità che vanno contrastati con gli strumenti del dialogo e della collaborazione, nella costruzione di un mondo più equo e più umano.
Sembra, quindi, giusto e opportuno parlare di Corato come di un importante laboratorio di pace in cui cittadini italiani e immigrati stanno lavorando, da anni, alla crescita di una società meno provinciale, ma più aperta, libera e democratica.
All’intera cittadinanza, fatta di persone italiane e immigrate, la Caritas di Corato augura un buon anno 2008, fatto di lavoro e d’impegno per la costruzione di una città fraterna, multicolore, interculturale….cioè di una città felice.
Corato, 30 Dicembre 2007
Caritas Cittadina Corato