SE C'E' ANCORA QUALCUNO...
Se c’è ancora qualcuno che pensa che la guerra è un crimine contro l’umanità;
se c’è ancora qualcuno che pensa che la violenza è sempre il fallimento dell’uomo;
se c’è ancora qualcuno che pensa che la Pace e la nonviolenza sono un binomio indissolubile;
se c’è ancora qualcuno che pensa che il Mahatma Gandhi è stato il testimone della nonviolenza come ideale possibile per cui impegnarsi;
se c’è ancora qualcuno che pensa che la questione israelo-palestinese si può risolvere solo col dialogo, con la formula due Popoli, due Stati, in Pace;
se c’è ancora qualcuno che si commuove per le vittime di Gaza e di tutte le guerre del mondo;
se ci sono ancora studenti che pensano che studiare significhi, in primo luogo, impegnarsi per un mondo diverso senza ingiustizie, oppressioni e violenze;
se c’è ancora qualcuno che pensa che gli immigrati e le immigrate che arrivano nel nostro Paese, sono la più grande ricchezza sociale, umana ed economica che ci sia mai capitata;
se c’è ancora qualcuno che crede negli sguardi, nei volti e negli altri;
se c’è ancora qualcuno che non sopporta più questo clima provinciale, chiuso, alienante ed arrogante che gira in questo nostro Paese;
se ci sono ancora cristiani, musulmani ed ebrei che sanno guardarsi negli occhi amando gli uni il Dio degli altri;
se c’è ancora qualcuno, in questa nostra città di Corato, che spera e che sogna e che vuole cambiare questo stato di cose esistente;

SABATO 17 GENNAIO 2009 ALLE ORE 18,30 PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE di CORATO, IN PIAZZA SEDILE
PER:
- costruire un Movimento per la Pace, la Nonviolenza e la Solidarietà.
- invitare le Istituzioni e, in particolare, il Consiglio Comunale di Corato ad assumere una posizione chiara di condanna della guerra, in favore della Pace e ad aderire alla Campagna di solidarietà in favore delle popolazioni della Striscia di Gaza promossa da Caritas Italiana e da Pax Christi.
- creare le condizioni affinché le nuove generazioni siano coinvolte nella costruzione di una pedagogia della pace.
- sottoscrivere la campagna di aiuti promossa da
Caritas Italiana e Pax Christi.
Corato, 14 gennaio 2009
Cristiani in dialogo
Forum per il Cambiamento Solidale

7 gennaio 2009

Natale Ortodosso

Auguri a tutte le Chiese Ortodosse e ai fratelli e alle sorelle immigrate in Italia di confessione cristiano-ortodossa verso cui va tutta la nostra stima e gratitudine per il lavoro che svolgono nel nostro Paese e per la ricchezza umana e spirituale di cui sono portatori.








Comunicato Stampa n.48-2008
TERRA SANTA: FERMATE LE VIOLENZE
La Caritas si attiva in aiuto della popolazione locale
e lancia un appello per il cessate il fuoco
«Bisogna assolutamente che cessino i bombardamenti, perché sono già troppe le vittime innocenti. Noi condanniamo ogni violenza: i razzi lanciati dalla striscia di Gaza, ma anche gli attuali bombardamenti.Così vi saranno solo ulteriori spirali di violenza. Ci addolora che ancora una volta l’unico linguaggio sia quello delle armi».
Claudette Habbash, direttrice di Caritas Gerusalemme lancia così il suo appello alla comunità internazionale. Anche padre Firas, parroco di Aboud, vicino a Ramallah, conferma che la tensione è altissima. Non si può andare a Gaza. La popolazione è accerchiata perché anche i passaggi verso l'Egitto sono chiusi o inagibili. Il personale sanitario della Caritas Gerusalemme attivo nella striscia di Gaza è tutto all'opera, ma la crisi umanitaria è davvero drammatica. La popolazione è in pratica imprigionata, manca il carburante, il che significa che manca elettricità e le apparecchiature degli ospedali non funzionano, o funzionano male. C’è un gran bisogno di medicinali e di materiale per pronto soccorso, ma ormai tutti i servizi, dall'approvvigionamento dei viveri essenziali alle banche, sono bloccati o in situazione precaria.
Caritas Gerusalemme da anni, con il sostegno di Caritas Italiana e di tutta la rete internazionale si adopera per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione più vulnerabile. Gli ambiti di intervento prioritari sono: sanità, assistenza sociale, aiuto alle famiglie per l’istruzione dei figli, contributi alle famiglie per avviare piccole imprese, o in cambio di lavoro. In particolare Caritas Italiana ha finanziato la costruzione del dispensario di Aboud - inaugurato il 14 settembre scorso - che garantisce l'assistenza sanitaria a una ventina di villaggi della Cisgiordania, ha contribuito alla riparazione di molte abitazioni per le famiglie più povere, ha sostenuto interventi sanitari a Gaza, attività generatrici di reddito e attività scolastiche in Cisgiordania. Inoltre promuove da sempre il dialogo sostenendo attività di riconciliazione tra ebrei e arabi a Haifa, tramite una ONG israeliana, e a Gerusalemme, tramite una ONG palestinese. A partire proprio da questo impegno sul campo, in vista anche della Giornata Mondiale della Pace, Caritas Italiana si unisce all’appello a far tacere le armi da ambo le parti, nella convinzione che la pace tra israeliani e palestinesi e la convivenza tra ebrei e arabi sia possibile, se sostenuta dalla reale volontà politica di costruirla e se viene accolto l’invito del Santo Padre che nell’Angelus del 28 dicembre, invocando «un sussulto di umanità e di saggezza», ha chiesto alla comunità internazionale «di non lasciare nulla di intentato per aiutare israeliani e palestinesi ad uscire da questo vicolo cieco e a non rassegnarsi...alla logica perversa dello scontro e della violenza».
Roma, 29 dicembre 2008
Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERRA SANTA") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
• UniCredit Banca, piazzale dell'Industria 46, Roma - Iban: IT02 Y032 2303 2000 0000 5369 992
• CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

00165 ROMA – Via Aurelia, 796 - Conto Corrente Postale 347013 Tel. 06 66177001 – Comunicazione: 06 66177 226
348 5804275 - Fax 06 66177602
Sito internet: http://www.caritasitaliana.it









"Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice". (P. Manauel Musallam, parroco a Gaza, 27 dicembre 2008)
Un inferno di orrore, morte e distruzione, di lutti, dolore e odio si sta abbattendo in queste ore sulla Striscia di Gaza e sul territorio israeliano adiacente.
A voi, capi politici e militari israeliani, chiediamo di considerare che insieme ai 'miliziani' di Hamas state colpendo, uccidendo e ferendo centinaia di civili palestinesi. Non potete non averlo calcolato. Non potete non sapere che a Gaza non esistono obiettivi da mirare chirurgicamente. Non potete non aver messo in conto che da troppo tempo è la popolazione di Gaza a vivere sotto embargo, senza corrente elettrica, senza cibo, senza medicine, senza possibilità di fuga. Le vostre crudeli operazioni di guerra compiono opera di morte su donne, bambini e uomini che non possono scappare né curarsi e sopravvivere, essendo strapieni gli ospedali e vuoti i forni del pane. Ascoltate i vostri stessi concittadini che operano nelle organizzazioni israeliane per la pace: "Siamo responsabili della disperazione di un popolo sotto assedio. Hamas da settimane aveva dichiarato che sarebbe stato possibile ripristinare la tregua a condizione che Israele riaprisse le frontiere e permettesse agli aiuti umanitari di entrare. Il governo d'Israele ha scelto consapevolmente di ignorare le dichiarazioni di Hamas e ha cinicamente scelto, per fini elettorali, la strada della guerra". FERMATEVI SUBITO!
A voi, capi di Hamas, chiediamo di considerare che i vostri razzi artigianali lanciati verso le cittadine israeliane poste sul confine, sono strumenti ulteriori di distruzione e, per fortuna raramente, di morte, e creano inutilmente paura e tensione tra i civili. Sono una assurda e folle reazione all'oppressione subita, che si presta come alibi per un'aggressione illegale. Se foste più potenti, capi di Hamas, vorreste forse raggiungere i livelli di distruzione dei vostri nemici? E non essendolo, a che scopo creare panico, odio e desiderio di vendetta nei civili israeliani che vivono a fianco alla vostra terra? Quali strategie di desolazione, disumane e inefficaci, state perseguendo? FERMATEVI SUBITO!
E noi donne e uomini che apparteniamo alla 'società civile', FERMIAMOCI TUTTI! Sostiamo almeno un minuto accanto a tutti i civili che soffrono. Alle centinaia di ammazzati palestinesi, che per noi non avranno mai nome e volto, come alla vittima israeliana. Alle centinaia di feriti palestinesi e ai fortunatamente pochi feriti israeliani. A chi ha perso la casa. A chi non può curarsi. E poi, tutti insieme, alziamo la voce: non è questa la strada che porterà Israele a vivere in pace e sicurezza. Non è questa la strada che porterà i palestinesi a vivere con dignità in uno Stato senza più occupazione militare, libero e sovrano.
I media italiani in questi giorni hanno purtroppo mascherato una folle e premeditata aggressione -e soprattutto l'insopportabile contesto di un assedio da parte di Israele che per mesi ha ridotto alla fame un milione e mezzo di persone- scegliendo accuratamente alcuni termini ed evitandone altri.
La maggior parte dei quotidiani e telegiornali hanno affermato che "è stato Hamas a rompere la tregua". Invece il 19 dicembre è semplicemente scaduta una tregua della durata concordata di sei mesi. L'accordo comprendeva: Il cessate-il-fuoco, la sua estensione nel giro di qualche mese alla Cisgiordania e la fine del blocco di Gaza. Questi impegni non sono stati rispettati da Israele (25 palestinesi uccisi solo dalla firma dell'accordo) e quindi Hamas non l'ha rinnovato. Ancor più precisamente, già ai primi di novembre, Israele aveva rotto la tregua con una serie di attacchi a Gaza uccidendo altri 6 palestinesi.
Aiutiamoci allora a valutare criticamente le analisi spesso falsate dei media per dare maggior forza ad altre voci diventate grida: Solo poche ore fa, proprio a Gaza, il Patriarca di Gerusalemme celebrava la Messa di Natale riprendendo il suo Messaggio natalizio: "Siamo stanchi. La pace è un diritto per tutti. Siamo in apprensione per l'ingiusta chiusura imposta a Gaza e a centinaia di migliaia di innocenti. Siamo riconoscenti a tutti gli uomini di buona volontà che non risparmiano sforzi per spezzare questo blocco".
La strada intrapresa invece, lastricata di sangue e macerie, condurrà la gente qualsiasi al macello. E i suoi capi alla sconfitta. In primo luogo alla sconfitta umana.
Pax Christi Italia


1° Gennaio 2009

Santa Maria Madre di Dio

Buon Anno di Pace

Questa foto ritrae la statua della Madonna posta sull'obelisco dello spiazzale antistante la Basilica di Santa Maria di Leuca.

E' l'ultimo lembo di terra italiana, tutto proteso verso Oriente. Sull'orizzonte s'intravedono le montagne albanesi e le isole greche.

Santa Maria di Leuca

che guardi ad oriente aiuta l'Italia ad aprirsi al mondo, agli altri. Aiutaci a capire che nessuno è clandestino, ma che tutti siamo persone, uomini, donne e bambini.

Santa Maria

la Chiesa da secoli ti appella come

Madre dei Rifugiati

aiutaci ad abbattere le frontiere, a smilitarizzare le coste, ad aprire i nostri porti a chi viene da lontano. Aiuta gli italiani e tutti gli europei a liberarsi dalle barriere dell'odio, del pregiudizio e del razzismo e a dare rifugio a chi venendo di là dal Mare, con la sua povertà, con la sua cultura, con la sua lingua di fatto ci apre al Mondo, alla condivisione delle ricchezze e alla felicità più vera!


Mercato, affari, armi, banche, finanza, benpensanti, prudenti, ricchi borghesi, ragion di stato, interessi, potere, guerre, USA, Occidente, Italia, dittatura televisiva, razzismo, provincialismo, chiusura...
...la luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l'hanno accolta. (Gv 1,5)
E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1, 14)
Buon Natale 2008