A proposito di Arco Abbazia, abbiamo inviato a CoratoLive.it e a ViviCorato.it il seguente intervento, pubblicato il 15 gennaio 2008 solo da CoratoLive:
Spett.li Redazioni di Coratolive e di Vivicorato,
il modo in cui avete dato notizia di un ragazzo trovato a dormire tra i cartoni, al gelo, sotto Arco Abbazia, a Corato, è per noi inquietante.
Sembra incredibile che dei cittadini e per di più le vostre stesse testate giornalistiche possano parlare di tali fatti, in termini così volgari, offensivi e superficiali.
Si trova un ragazzo che dorme per strada e il problema qual è? Che si deturpa il centro storico!
Come siamo caduti in basso…
Tutti le questioni dovevano passare in second’ordine: lì c’era un ragazzo che dormiva per strada!
Certo, grande attenzione per i problemi del Centro storico… che tuttavia hanno ben altre cause di matrice urbanistico-sociologica, ma lì c’era un ragazzo che dormiva per strada!
In questo Natale, la Parrocchia San Domenico ha allestito un presepe che riproduceva, in scala, proprio l’Arco Abbazia, al cui interno era stata collocata la Natività.
Il ragazzo che avete trovato lì a dormire non è molto diverso da quella Donna, la Madre di Dio, che circa 2000 anni fa, in terra straniera, si trovò a partorire tra la paglia, i cartoni, negli anfratti di costruzioni diroccate.
Dove sarebbe arrivata la vostra indignazione perbenista, quante foto avreste scattato e pubblicato e i cittadini quanti vigili avrebbero chiamato, quanti insulti e improperi avrebbero riservato, a quella Donna, ragazza madre, straniera che partoriva per strada, il Figlio di Dio?
Risposta? Gli stessi e forse peggio, di quelli che avete riservato a questo ragazzo!
È appena passato Natale… il Natale delle luci, degli acquisti, delle tradizioni, delle mangiate, ma il Natale dell’incarnazione di Dio in ogni povero uomo, sembra che in tanta opinione pubblica della nostra città non sia mai arrivato.
Il cristianesimo non è un insieme di tradizioni, ormai al margine della superstizione.
Il cristianesimo è una rivoluzione radicale in cui Dio si fa uomo, beati sono i deboli, gli ultimi, le ricchezze si danno ai poveri e ogni uomo ha la stessa dignità di Dio.
Sotto Arco Abbazia c’era un uomo, per di più un ragazzo, che aveva ed ha la stessa dignità di Dio, che meritava lo stesso rispetto e venerazione che si può riservare a Dio e che voi, invece, con i vostri articoli, foto e filmati, avete calpestato nella sua dignità, al limite della legalità, avete trattato come un rifiuto che sporca e imbratta il cosiddetto centro storico della città.
Se un ragazzo dorme sotto Arco abbazia, allora per prima cosa te ne prendi cura, gli offri un tetto e vicinanza umana e poi l’aiuti a risolvere i suoi problemi.
Come potete ignorare il ruolo pedagogico che l’informazione deve svolgere, inseguendo invece scoop ridicoli, dichiarazioni sconcertanti e non aiutare la cittadinanza a rendersi conto che le nostre città producono inquietanti processi di esclusione, di emarginazione, di indifferenza, di sofferenze diffuse?
È per questo che la Caritas cittadina ha da tempo scelto la via del silenzio mediatico.
In tempi di propaganda di ogni genere, la serietà è stare in silenzio e lavorare per un rinnovato umanesimo.
Corato, 14 gennaio 2008
Equipe Caritas Cittadina Corato